mi presento

Sono la Dott.ssa Martina Maderloni, Psicologa e Psicoterapeuta. In questo spazio Vi racconto della mia formazione e del mio lavoro.

mi presento

Sono la Dott.ssa Martina Maderloni, Psicologa e Psicoterapeuta. In questo spazio Vi racconto della mia formazione e del mio lavoro.

Ho conseguito la Laurea Triennale e poi la Laurea Magistrale (in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica) con il massimo dei voti e con lode presso l’Università di Bologna, sede di Cesena (FC).

Sempre presso l’ateneo di Bologna ho sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo e successivamente mi sono iscritta all’Ordine degli Psicologi della regione Marche (matricola 2604).

Ho frequentato la Scuola di Psicoterapia Cognitiva SPC S.r.l. diretta dal Prof. Francesco Mancini specializzandomi con il massimo dei voti e con lode in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.

Durante i quattro anni di formazione presso la Scuola di Psicoterapia ho operato in qualità di specializzanda in primis a Chiaravalle (AN) presso il Consultorio Familiare dell’ASUR A.V.2 ed in seguito a Fano (PU) presso il Centro di Salute Mentale (CSM) dell’ASUR A.V.1: un centro di eccellenza per il trattamento dei disturbi personalogici ed in modo particolare per il trattamento del Disturbo Borderline di Personalità. Qui, sotto la guida della Dott.ssa Maria Elena Ridolfi, ho studiato in modo attento ed appassionato la Terapia Dialettico-Comportamentale o DBT (Dialectical Behavior Therapy) della Prof.ssa Marsha Linehan. La Linehan, Prof.ssa emerita dell’Università di Washington, è considerata una delle figure contemporanee di maggiore rilevo nell’ambito della salute mentale ed è l’ideatrice della DBT, trattamento riconosciuto dalla comunità scientifica come evidence-based e d’elezione per il Disturbo Borderline di Personalità.

Volendo approfondire ulteriormente la tematica ho partecipato ad alcuni training intensivi con il Prof. Charles Swenson, Psichiatra e Professore associato di Psichiatria presso l’Università del Massachusetts, definito dalla Linehan “il maestro dei maestri”, ottenendo così la certificazione in Terapia Dialettico-Comportamentale di primo e secondo livello.

Presso l’Associazione EMDR Italia, invece, ho conseguito la formazione di primo e secondo livello in Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): uno fra i trattamenti più empiricamente validati ed efficaci per ansia, depressione e trauma. Raggiunti questi traguardi ho scelto di proseguire con la formazione e la supervisione ottenendo la qualifica di “EMDR Practitioner”. I Practitioner sono terapeuti esperti nella terapia EMDR e certificati come tali da EMDR Europe Association.

Essendo particolarmente interessata alla Psicotraumatologia e al modo in cui il corpo trattiene l’eredità del trauma, ho scelto poi di formarmi in Psicoterapia Sensomotoria: un approccio affascinante e rivoluzionario ideato dalla Dott.ssa Pat Ogden che integra le conoscenze sugli effetti psicologici e neurobiologici del trauma, le conoscenze sul corpo e sui processi sensomotori, con le evidenze delle moderne neuroscienze, la teoria dell’attaccamento e molto altro. In seguito ad una formazione altamente istruttiva con la Dott.ssa Esther Perez e la Dott.ssa Alessandra Ciolfi presso il Sensorimotor Psychotherapy Institute, ho ottenuto la certificazione in Psicoterapia Sensomotoria per il trattamento del trauma.

Nei primi anni della mia carriera ho svolto attività di screening sui disturbi del neurosviluppo presso diversi Istituti Comprensivi del territorio e per circa 6 anni ho ricoperto il ruolo di Responsabile Sanitario, Coordinatrice e Psicologa del “Centro Diurno Demenze” di Jesi (AN), ex Centro “Le chiavi della memoria”.

Ho svolto attività di docenza sulla demenza e sulla stimolazione cognitiva ed ho partecipato come relatrice ad alcuni convegni sul tema promossi da diversi soggetti fra i quali il Comune della città di Jesi e l’ASP Ambito 9. Ho svolto attività di docenza e formazione sul tema della genitorialità e sullo sviluppo del sistema di attaccamento nel bambino.

Sono socio corrispondente della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) e socio dell’Associazione EMDR Italia.

Sulla rivista “Cognitivismo.com”, la rivista online di diffusione della Psicoterapia Cognitiva, è possibile consultare un mio articolo sul Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC):
https://cognitivismo.com/tag/martina-maderloni/

La passione per il mio complesso ed affascinante mestiere e la responsabilità che sento nei confronti delle persone che scelgono di affidarsi a me, raccontando la propria storia con fiducia e coraggio, mi motivano a tenere sempre vivo lo studio, l’aggiornamento ed anche il lavoro su me stessa, come persona e come terapeuta. Il mio percorso come Professionista della salute mentale infatti è stato ed è tutt’ora nutrito da numerose e diversificate esperienze di alta formazione. Svolgo il mio lavoro con curiosità ed entusiasmo e sono grata per tutto ciò che il mio mestiere e le persone che grazie a questo posso incontrare sono in grado di donarmi.

Questo è il mio sito. Benvenuti!

i miei traguardi

i miei valori

  • AGIRE CON SCIENZA: la terapia non è un semplice chiacchierare, è un intervento articolato basato sulla ricerca e sull’evidenza scientifica. Alla base del mio lavoro come terapeuta ci sono una formazione di lunga data, lo studio di tecniche ed approcci raffinati, riflessioni e scelte cliniche complesse, anche circa il timing degli interventi da realizzare. C’è l’attenzione al tono della voce, al gesticolare, alla distanza dei corpi nella stanza della terapia e a tanti altri aspetti che riguardano me e l’altro. Questo è un mio principio guida: la continua formazione, il conoscere ed il poter offrire alle persone che incontro ciò che in quel preciso momento storico viene riconosciuto come efficace, valido e scientificamente fondato.

  • UNA RELAZIONE SICURA: per poter evolvere, esplorare sé stessi e rimettersi in gioco nella relazione terapeutica è importante che il paziente avverta di essere in uno spazio sicuro e all’interno di una relazione sicura. Come terapeuti nel lavoro è importante essere aperti, calmi, non giudicanti, quanto più possibile prevedibili nel nostro agire e coerenti, degni di fiducia e rispetto, presenti, responsivi, saggi, competenti, disponibili e sintonizzati con i bisogni e i desideri del paziente. Offrire un luogo sicuro e una relazione sicura sono condizioni indispensabili ed irrinunciabili per il nostro lavoro ed è necessario agire costantemente al fine di garantirne il mantenimento e la tutela.

  • LA SAGGEZZA DEL PAZIENTE COME GUIDA: seguendo gli insegnamenti della Dott.ssa Ogden parto dal presupposto che ogni individuo ha dentro sé una grande forza rinnovatrice, risorse da riscoprire e a volte implementare, che possono facilitare il recupero dell’omeostasi e dell’equilibrio. Durante il mio lavoro come terapeuta scelgo di onorare il potenziale innato del paziente verso la crescita e di affidarmi alla sua intelligenza interiore che lo spinge ad evolversi. La persona ha già al suo interno tutte le risposte che gli consentiranno di riorganizzarsi verso il benessere e come terapeuta scelgo di avere nel mio lavoro la saggezza del paziente come guida.

  • NON VIOLENZA: come sostiene la Dott.ssa Ogden “non dobbiamo forzare la cura. Forzare qualcosa, di solito, porta alla resistenza. La non violenza è un non forzare e noi riconosciamo che ogni parte del sé, ogni sintomo del paziente, ha uno scopo”. È importante rispettare i tempi della persona ed incontrarla lì dov’è. Come terapeuti dobbiamo sintonizzarci con ciò che vuole accadere evitando ogni forma di violenza ed anche micro-aggressioni involontarie. Come individuo e come terapeuta credo inoltre che nel rivolgere lo sguardo all’interno per sondare il nostro mondo interiore serva un occhio gentile e compassionevole. In terapia, come nella vita, possiamo imparare ad osservare sempre noi stessi con gentilezza, amore e non violenza poiché solo questo atteggiamento fornirà nutrimento e sarà occasione di crescita e sviluppo.

  • VALIDAZIONE: è importante riconoscere ogni paziente come un individuo unico che in un atto di coraggio e fiducia sceglie di raccontare la sua storia, a volte con fatica, a volte con sofferenza, quindi è importante garantire un ascolto attento e consapevole ed avere un atteggiamento autenticamente validante nei suoi confronti. È importante validare le sue emozioni incoraggiandone l’espressione e validare i suoi pensieri e le sue azioni considerando che, anche se talvolta potrebbero risultare difficilmente comprensibili dall’esterno, questi hanno sempre senso alla luce della sua storia e di ciò che il paziente vive. È necessario riuscire a comprendere a pieno il suo vissuto soggettivo e questo è possibile solo grazie ad un ascolto autentico che avviene in un clima di validazione e non giudizio.

  • COOPERAZIONE ED ALLEANZA: la terapia è un navigare insieme verso l’obiettivo comune. In questa navigazione è importante che terapeuta e paziente remino entrambi nella stessa direzione, ciascuno con le proprie specifiche competenze; il terapeuta come esperto della mente ed il paziente come esperto di sé stesso e della propria storia. In una relazione paritetica e centrata sulla cooperazione si può avanzare verso gli obiettivi condivisi, quelli individuati e concordati all’inizio del percorso terapeutico, unendo e combinando le proprie rispettive conoscenze e risorse.